mercoledì 11 settembre 2013

Diversamente uomo?


Oggi ho appreso di essere "diversamente uomo".

Oddio, preciso subito: non nel senso che sono tendenzialmente omosessuale o asessuato (potrebbe anche essere ma è una rivelazione che per il momento mi è stata risparmiata).

Quindi mi interrogo su cosa significhi essere "diversamente" uomo, dando per assodato che -almeno per il momento- uomo lo sono ancora (sorrido).

E' possibile accorgersi di essere diversamente uomo perché in fondo ad un anima che si sente intorpidita dal tempo e dalle esperienze, cova ancora qualche flebile fiammella?

E' possibile esserlo perché, come mi è successo anche di recente, mi sono perso per qualche attimo negli occhi nocciola di una sconosciuta?

Oddio... se esserlo significa questo, significa riuscire per qualche secondo a liberarmi delle incrostazioni che normalmente mi fanno essere disincantato e vedere nuovamente il mondo con lo sguardo del fanciullo (nel senso di avido di emozioni nuove) allora sono ben orgoglioso di essere "diversamente uomo".

Riflettendoci, poi, mi rendo conto che noi uomini dobbiamo essere ben miseri di norma se basta parlare di aver provato una emozione per essere marchiati come "diversi".

Che poi non è che avendo apprezzato degli occhi nocciola e due tettine (e qui già cade un po' l'asino... hemmm), ho sottointeso che sto pianificando di rivoluzionare la mia vita per inseguire un nuovo strampalato rapporto. Ho solo apprezzato occhi e tettine, e questo mi pare davvero straordinariamente ORDINARIO per un uomo con ancora un minimo (considerando l'età) di pulsioni sessuali e di sangue che scorre.

Sempre continuando a rifletterci, mi sovviene infine una conclusione sconcertante: tanto più mi sono scoperto diversamente uomo io, tanto più posso trovare diversamente donna l'altra metà del cielo.

Ma ecco che subito mi contraddico perché, sempre riflettendoci, mi rendo conto che una donna che si comporta in modo incoerente, stizzito come se fosse gelosa e frettolosa di affermare la sua intangibilità, è davvero in tutto e per tutto una donna come ce la si immagina. Insopportabile e... insostituibile.

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